giovedì 22 dicembre 2016

Live report 07-12-2016 Mark Boals JAILBREAK

LocaleJailbreak
Data
:   07/12/2016



Bill:

Mark Boals


Stage of Reality


Timestorm


Aeternum


Report a cura di: Paul Beatroot
Qui i link alle gallerie di Stefano Panaro

(1, 2, 3, 4, 5)

Arrivo al Jailbreak dopo un viaggio di oltre seicento chilometri (no, non mi sono perso per Roma) e mi sento subito a casa. Il Jailbreak è uno dei pochi locali di Roma in cui mi piace ascoltare i concerti. Il suono è davvero ottimo e la gestione impeccabile.
Mi presento presto nel locale ma nonostante manchi una buona mezz'ora per l'inizio dei concerti noto che c'è già un po' di gente il che fa presagire un'ottima riuscita dell'evento. Ma "ciancio alle bande" e veniamo alle band:



Aeternum


I primi della lista sono gli Aeternum che finalmente ci regalano un concerto di tutto rispetto.
Il loro set si apre con le chitarrone di Soultaker, chitarre così cattive che veramente ti prendono l'anima. Da subito i cinque ci dicono che non faranno prigionieri con i loro sound.
Il vortice adrenalinico nel quale siamo da subito trasportati ci porta ancora di più al suo interno con il loro cavallo di battaglia, Aeternally.
Il gruppo, stavolta, è in ottima forma; Aleister finalmente riesce a tirare fuori tutta la sua voce ed il pubblico se ne accorge. Sono tutti molto coinvolti; anche i due chitarristi Emiliano e Franco gestiscono ciò che gli compete nel migliore dei modi, rimanendo sempre concentrati anche quando il fato avverso cerca di boicottare lo show, causando la rottura di una corda ad una delle due chitarre (la ritmica).
Il tutto viene gestito come se fosse una cosa normale, niente attacchi di panico o silenzi imbarazzanti. Il gruppo continua a suonare, Franco Salvati esce di scena (e si fa sentire la sua mancanza) per cambiare la corda incriminata e rientrare pronto a spaccare i culi.

I ragazzi si sono dimostrati pienamente all'altezza della serata allestendo un set semplice ed efficace. Vedere quanta intesa c'è tra loro rende il tutto ancora più saporito e piacevole.

Setlist:
SOULTAKER
AETERNALLY
H.A.L.F
FAREWELL
REBELLION TO GOD

Lineup:
Lead Vocals: Aleister Hunt
Lead guitar: Emiliano Tessitore
Rhythm guitar: Franco Salvati
Bass guitar: Leonardo Palestini
Drums: Filippo Martini


Timestorm


Un cambio di palco velocissimo non ci fa perdere l'adrenalina accumulata con gli Aeternum: è l'ora dei Timestorm.
Il primo brano è "Lost in the net" e Claudio Vattone ci saluta con un acuto che lascia stupiti per potenza e pulizia d'esecuzione. Da subito si nota la loro presenza di palco ed il saper gestire un locale pieno, dando al pubblico ciò di cui ha bisogno ad ogni brano.
La band ricorda parecchio i Maiden e questo confronto, per nulla improprio, lo si può avere con Catharsis (brano estratto dal loro album Shades of Unconsciousness, uscito nel 2000). Il loro punto di forza, però, risiede nel saper gestire queste influenze di NWOBHW e mescolarle con il prog di matrice moderna alternando sapientemente la tecnica a melodie belle e fruibili.

Avevo già visto la band alla serata con gli Angra al Traffic Live Club (e già in quell'occasione mi stupirono). Sono veramente una forza della natura e il loro ritorno sulle scene, dopo un decennio, non può essere che fonte di gioia per noi amanti della buona musica.

setlist:
LOST IN THE NET
CATHARSIS
SEA OF HATE (new unreleased)
SHADES OF UNCONSCIOUSNESS
GENESIS (new unreleased)

Lineup:
Lead Vocals: Claudio Vattone
Rhythm & Lead Guitar: Fabrizio Troiano a.k.a Faber Troy
Rhythm & Lead Guitar: Giuseppe Longo
Bass Guitar: Marco Migliaccio
Drums: Andrea De Carolis
Keyboards & Piano: Paolo Campitelli (special guest from Kaledon)
Stage of Reality


Stage of Reality


Ultima band prima dell'attesissimo Mark Boals, gli Stage of Reality. Aprono con la loro "No mater what" che presenta egregiamente la band a chi ancora non avesse avuto il piacere di ascoltarla.
I loro riff sono potenti e non lesinano una buona dose di headbanging, il loro sound è un hard rock senza mezze misure, potente ed arrogante che ti porta con sé, unito ad influenze prog.
Anche loro, come chi li precedeva, sono riusciti a tenere coinvolto il pubblico presente, con un entusiasmo unico (fra tutti menziono Bernardo Nardini, alla chitarra che ha uno spirito e l'energia di un quindicenne).

Il loro punto di forza è la versatilità. Sono stati capaci di farmi tornare in mente le chitarre lunghissime e riverberatissime di David Gilmour e gli intermezzi cervellotici dei Porcupine Tree, dove tutti gli strumenti si incastrano perfettamente tra loro con una precisione matematica.

Setlist:
DIGNITY
THE LIES BOX
MINDLESS NEVER
THE NEXT GENERATION

Lineup:
Lead Vocals - Damiano Borgi
Lead guitar - Andrea Neri - guitar
Rhythm guitar - Bernardo Nardini
Bass guitar - Marco Polizzi
Drums - Daniele Michelacci




Tutti i gruppi sono stati, a mio avviso, anche molto professionali dato che sapevano che nel backstage c'era il grande Mark Boals ad ascoltarli.



Mark Boals


Veniamo finalmente al pezzo forte della serata Mark Boals.
Il cantante di Malmsteen è in Italia per portare il suo Trilogy Tour, una serie di concerti dove canta, a trent'anni dalla pubblicazione, l'album omonimo.
Ad accompagnarlo una formazione di grandi musicisti come Leonardo Porcheddu alla chitarra, Dino Fiorenza al basso, Titta Tani alla batteria e il maestro Mistheria alle tastiere.
Lo spettacolo è stato fenomenale, applausi dall'inizio alla fine.
La cosa che più mi ha sorpreso è che Boals è rimasto un ragazzino, a 58 anni ha più energia del sottoscritto e sopratutto la sua dieta a base di metal gli permette di apparire sempre giovane.
Impressionante come il tempo non sembri passato neanche per la sua voce, che rimane potente e limpida come un tempo.
Il set dura all'incirca quaranta minuti ed è epico, un menzione particolare la voglio fare per Queen in Love dove ad accompagnare Mark c'è la bellissima Angel Wolf Black e Trilogy Suite Op. 5 con Leonardo Porcheddu che da sfoggio della sua maestria.

Il concerto dei nostri si conclude con The Age of Dreams, tratto dal Vivaldi Metal Project di Boals in collaborazione con il il maestro Mistheria.

La serata non finisce qui perché a seguire ci sarà l'anteprima del Metal for Kids United 2017, la jam di beneficenza organizzata da Faber Troy per i bambini in stato di necessità.Anche qui, musicisti d'eccezione, oltre all'eccellenza scelta per accompagnare il grande Mark Boals. Troviamo fra tutti un Andrea Martongelli in splendida forma, impermeabile anche alle infiltrazioni che la sorte tenta di riservargli, quando il jack della chitarra comincia a fare cilecca, tanto che quasi si può sentire perfettamente ciò che sta suonando, anche quando il marshal del palco smette di produrre suono. 
In generale, la Jam è stata abbastanza lunga ma davvero molto saporita. Sul palco, a duettare con l'inossidabile Mark Boals, oltre alla già citata Angel Wolf Black, Marco Palazzi, Titta tani (che oltre all'impressionante capacità batteristica, sfoggia delle doti canore veramente importanti). Da qui, una vera e propria orda di musicisti, oltre agli integranti delle band dell'opening act, si susseguirà sul palco, alternandosi molto rapidamente fra un pezzo e l'altro. Anche la scelta dei brani eseguiti è davvero piacevole. Si parte dai Rainbow, fino ad arrivare ai Journey, passando per tutti i piu grandi successi dell'hard Rock, metal e prog, sin quasi ai giorni nostri.
Insomma, una serata veramente coi fiocchi. Un plauso particolare agli organizzatori ed all'impeccabile gestione del locale, che ha saputo gestire al meglio l'affluenza davvero copiosa del pubblico.
Menzione d'onore anche per Enrico Scutti, che oltre a cimentarsi nella jam finale, si è dimostrato essere un buon presentatore.

Lineup:
Mark Boals
Titta Tani (Claudio Simonetti’s Goblin, DGM, ASTRA)
Damiano Borgi (Stage Of Reality)
Marco Palazzi (Sailing To Nowhere, Kaledon)
Enrico “Erk” Scutti  ( Cheope, Figure of Six, KLEE Project)
Francesca Di Ventura  (Heretic’s Dream)
Angel Wolf-Black (Vivaldi Metal Project, solista)
Davide Aricò  (Nexus Opera)

GUITARS
Diego Reali (DGM, Hevidence)
Andy Martongelli (Arthemis, solista)
Leonardo Porcheddu - (solista, sessionist per Vitalij Kuprij, Mistheria, John Macaluso)
Andrea Neri  (Stage Of Reality, Blaze Bayley)
Max Aguzzi  (Dragonhammer)
Andrea Lanzillo (Sailing To Nowhere)
Bruno Cavicchini (Bruno Cavicchini band)
Fabrizio Troiano  (Timestorm)
Giuseppe Longo (Timestorm)
Stefano Cascio (NeverHush, Aredhea)

KEYBOARDS
Maestro Mistheria (Vivaldi Metal Project, Bruce Dickinson, Rob Rock, Mistheria, Tony MacAlpine Virgil Donati)
Paolo Campitelli (Kaledon)

BASS
Dino Fiorenza (Edu Falaschi , Mark Boals Band)
Gaetano Amodio (Dragonhammer)
Enrico Sandri (Utopia, Setanera, Karnia)
Francesco Bucci (Stormlord)
Marco Migliaccio (Timestorm)
Leonardo Palestini (Aeternum)

DRUMS
David Folchitto (Stormlord, Prophilax, Screeming Banshee, Unalei, Sessionist per Novembre e S.T.N.)
Andrea Gianangeli (Dragonhammer, Souls Unchained, Galderia)
Manuele Di Ascenzo (Kaledon)
Andrea De Carolis (Timestorm)

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